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Progetti RonzAdvisor

Il brunch americano da 5th Avenue Restaurant & Drink Milano

Secondo appuntamento con la rubrica #RonzAdvisor alla scoperta dei ristoranti di Milano e dintorni. Questa volta ho fatto tappa al 5th avenue Milano, il posto ideale per l’italiano che ha voglia di New York, dove ho provato il tradizionale brunch americano.

Vi ho già raccontato del mio periodo newyorkese come chef apprendista? Beh quello che posso dirvi è che sono stati mesi fantastici, un’esperienza professionale e di vita che porterò sempre nel cuore! Mosso da un senso di nostalgia verso la Grande Mela, domenica scorsa, sono andato con alcuni amici al 5th Avenue restaurant & drink Milano dove viene servito il tradizionale brunch americano.

Il ristorante, che si trova in pieno centro a Milano a due passi dalla fermata metro Missori e dalle Colonne di San Lorenzo, è il posto ideale per l’Italiano che ha voglia di New York!

All’ingresso mi hanno accolto Valentino e lo chef Andrea, due dei soci-proprietari, con cui ho scambiato qualche chiacchiera prima di sedermi al tavolo. Sono rimasto subito molto colpito dal loro entusiasmo travolgente nel raccontare il progetto 5h Avenue restaurant & drink Milano, un progetto che nasce dalla voglia di proporre ai Milanesi un’esperienza dal sapore internazionale unica nel suo genere.

Per questo ogni angolo del ristorante è progettato in modo che i suoi ospiti vengano avvolti da un’atmosfera che ricorda quella della grande metropoli americana, a partire dalla scelta dei quadri appesi alle pareti con immagini della città fino ai ritratti di celebri personaggi statunitensi al bancone dell’American Bar.

Targhe colorate e adesivi, conferiscono alla location un ulteriore tocco urban style che sposa perfettamente con il concept scelto! Un’ulteriore nota positiva per la musica di sottofondo, a tema con il mood del locale e che ci ha permesso di conversare a tavola senza difficoltà.

Ma è arrivato il momento di parlare di cucina e dei piatti che ho provato in questo brunch! Avendo voglia di assaggiare più specialità, ognuno di noi ha deciso di ordinare qualcosa di diverso dall’altro. Per iniziare ci è stato servito un piatto con pane tostato, pancakes, yogurt e alcune ciotoline con confetture, corn-flakes, crema di nocciole e burro d’arachidi. Un ottimo inizio per addolcire il palato prima di passare al salato! Ecco nel dettaglio cosa ho assaggiato:

Tartare Al Pacino: una tartare di manzo 100% americana! Dimenticatevi la classica fassona italiana con olio e sale perché qui troverete una versione più condita e molto saporita. Da provare!

BBQ Pork knuckle (stinco di maiale): non propriamente un piatto da brunch ma che si è dimostrato una vera sorpresa! La carne era ben cotta, morbida e molto saporita. Senza dubbio la rivelazione di questo brunch!

Eggs Benedict: un piatto che non avevo mai provato nella versione con il cheddar ma che vi consiglio di assaggiare.

Club Sandwich: un classico assoluto e chi lo sceglie non sbaglia. Probabilmente lo avrei preferito con una salsa più neutra, meno “aggressiva” ma nel complesso direi ben fatto!

Cheesecake alle fragole: il dolce giusto per chiudere questo brunch. Ottima sia la consistenza che il gusto.

Per vedere la gallery completa con le foto dei piatti clicca qui

Se siete indecisi su quali bevande ordinare per accompagnare le portate, posso dirvi che troverete un’ottima varietà di birre tipiche americane (Bud e New Yorker su tutte) oltre alla classica spremuta d’arancia. Io personalmente non ho saputo rinunciare ad un buon caffè lungo americano, proprio come faccio ogni mattina a casa!

Un piccolo consiglio finale ai proprietari per rendere la tavola ancora più da brunch: utilizzare delle tovagliette all’americana al posto della tovaglia bianca. Senza dubbio renderebbero l’atmosfera più easy e meno formale!

Se anche tu come me sei un italiano che ha voglia di New York, questo è il posto che fa per te. Il 5th Avenue restaurant & drink Milano ti aspetta per il brunch americano ogni domenica dalle 12 alle 16!

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Ricette

Spezzatino di manzo con peperoni e sesamo

Chi lo ha detto che lo spezzatino di manzo è un piatto che può essere gustato soltanto d’inverno? A tal proposito voglio suggerirvi una ricetta che preparo spesso con l’arrivo della bella stagione: lo spezzatino con peperoni e sesamo, un piatto facile da preparare, ricco nel gusto e bello nell’aspetto!

  • 1kg girello o fusello di manzo
  • 300gr sedano-carota-cipolla tritati
  • 1 foglia d’alloro
  • Salvia e rosmarino q.b.
  • 3 peperoni rossi
  • 3 cucchiai di amido di mais o fecola
  • 1 lt di brodo vegetale
  • 50 ml salsa soia
  • 2 cucchiai di olio evo
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • 20gr di concentrato di pomodoro
  • 30 gr di sesamo bianco
  • Germogli a piacere per decorare q.b.

 

Come prima cosa lavate le foglie di salvia, il rosmarino e l’alloro e dopo legateli con uno spago.

In una casseruola capiente mettete l’olio extravergine d’oliva e le verdure, aggiungete il mazzetto degli aromi e fate cuocere per 5 minuti a fiamma bassa.

Prendete la polpa di manzo e tagliatela a striscioline, mettetela in una ciotola aggiungete l’amido e girate bene con la mani in modo da infarinare bene la carne.

Aggiungete la carne alle verdure, aumentate la fiamma e fate rosolare bene, quindi sfumate con  il vino bianco. Quando il vino è evaporato abbassate la fiamma aggiungete il brodo vegetale (deve coprire la carne). la salsa soia e fate cuocere per 40 minuti circa. Nel frattempo tagliate a julienne i peperoni rossi, eliminando la cartilagine interna e ovviamente i semi.

Trascorsi i 40 minuti aggiungete allo spezzatino i peperoni e il concentrato di pomodoro, regolate di sale qualora mancasse , girate bene e fate cuocere ancora per una ventina di minuti, finché i peperoni saranno cotti.

Come ultimo passaggio, spolverate con il sesamo tostato ed appoggiate dei germogli. Et voilà, il vostro spezzatino è pronto per essere gustato!

 

 

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Ricette

Polipetti al profumo di agrumi con polenta

Lavare sotto acqua fredda i polipetti poi eliminare gli occhi e l’uncino all’interno dei tentacoli.

In una casseruola scaldare due cucchiai d’olio, fare dorare l’aglio e poi eliminarlo. Aggiungere gli scalogni e quando sarà imbiondito, i polipetti, spruzzandoli con il vino.

Lasciare evaporare il vino, quindi versare il succo di 2 arance e la buccia di una arancia e di un limone grattuggiato e la passata di pomodoro. Salare pepare quindi finire di cuocere a fuoco moderato per circa 1 ora. Trascorso questo tempo, insaporire con un pizzico di peperoncino secondo il vostro gusto

Adesso bisogna cucinare la polenta. Portare a bollore l’acqua con un po’ di sale, aggiungete la farina a pioggia continuando a mescolare molto velocemente sempre nello stesso verso per evitare la formazione di grumi.

Portare a cottura in circa 45 minuti mantenendo la consistenza morbida come quella di una crema. In caso di necessità si può aggiungere dell’acqua calda. Disporre la polenta sul piatto da portata e sopra distribuire i polipetti con il loro sughetto di cottura, i germogli e a piacere delle fette d’arancia tagliate a vivo.

 

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Ricette

SALMONE, CAVOLO ROSSO, PAK-CHOI E MELA

SALMONE AFFUMICATO, CAVOLO ROSSO, PAK-CHOI E MELA AL GINEPRO

 

Il salmone è un’ingrediente molto interessante da utilizzare in cucina perché versatile e facile da abbinare a tantissimi ingredienti. In questa ricetta ho scatenato la mia creatività affumicandolo prima ed accostandolo poi ad una maionese di cavolo rosso ed al Pak-choi, una varietà di cavolo originario della Cina e molto diffuso in estremo oriente.

 

  • 4 tranci di salmone da 120 gr
  • Trucioli di legno per affumicatura (se volete farla in casa)
  • Sale e pepe q.b.
  • 1 cavolo cappuccio rosso
  • 2 pezzi di Pak-choi
  • 30 gr di burro
  • 1 mela verde
  • 2 bacche di ginepro
  • 100 ml di succo di cavolo rosso
  • 30 ml di aceto
  • 1 albume
  • 200 ml di olio di vinaccioli

 

Passare il cavolo rosso con un estrattore o una centrifuga per ricavare il succo per la maionese.

Per preparare la maionese di cavolo rosso emulsionare il succo di cavolo con l’aceto e l’albume, quindi montare il composto aggiungendo a filo l’olio di vinaccioli e aggiustare di sale.

Sbollentare il cavolo pak-choi e successivamente rosolare in padella con il burro. Nel frattempo, mettere sottovuoto in un sacchetto la mela con il ginepro ed il sale e dopo cuocerla a vapore per 12 minuti a 65°.

Dopo avere affumicato il salmone (in alternativa potete comprarlo già affumicato), rosolarlo in padella dal lato della pelle, quindi metterlo da parte ed affumicarlo con l’aiuto di una smoking gun. Infine comporre il piatto con la maionese di cavolo rosso, il cavolo Pak-choi e i tranci di salmone di al centro.

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Ricette

Spaghetti di pomodoro, basilico e parmigiano

SPAGHETTI DI POMODORO, BASILICO E PARMIGIANO

Può un piatto di spaghetti al pomodoro diventare un piatto gourmet? La risposta è contenuta in questa ricetta che vi sto per presentare! Il tocco speciale è dato dell’alga Agar Agar, un ingrediente vegetale povero di calorie che avrà la funzione di “gelificare” il pomodoro per creare un colorato e gustoso primo piatto!

  • 400ml succo di pomodoro
  • 4gr agar agar
  • Q.b sale e Pepe
  • 2 foglioline di basilico
  • 30 gr Parmigiano

Scaldare il pomodoro in un pentolino insieme alla polvere di agar agar e portare ad ebollizione. Aggiustare la salsa con sale e pepe a proprio gusto e successivamente, con l’aiuto di una siringa, aspirare il pomodoro in una cannula di gomma dello spessore che vorrete dare ai vostri spaghetti.

Appoggiare la cannula in acqua e ghiaccio e dopo tre minuti soffiare con la siringa nel tubo facendo uscire lo spaghetto di pomodoro.

Per decorare il piatto aggiungere qualche fogliolina di basilico e dell’ottimo parmigiano reggiano a scaglie.

Ecco fatto, gli spaghetti di pomodoro sono pronti per essere serviti a tavola!

 

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Ricette

Riso Carnaroli cipolla bruciata e gamberi rossi

Come già sapete, il risotto è un piatto che amo moltissimo e che mi piace preparare in tanti modi. In questa versione, il riso Carnaroli nasconde una gustosissima sorpresa: un fresco e delicato battuto di gamberi rossi! Per dare un tocco di colore e di piccantezza al piatto, il mio consiglio è spolverare sopra il riso della paprika dolce.

Ingredienti per 4 persone

  • 320 gr riso carnaroli
  • 200gr cipolle bionde
  • 50 gr di burro
  • 60 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 1 litro di brodo di pesce o vegetale
  • 2 cucchiai di aceto bianco
  • 8 gamberi rossi medi
  • b. Paprika dolce
  • b. sale
  • b. Olio evo

Pelare le cipolle e tagliarle in quattro parti. Cuocere in una padella antiaderente a fuoco vivo per circa 5/8 minuti per lato, facendo si che si brucino leggermente. Una volta che risulteranno leggermente bruciate, toglierle dalla padella, lavare la padella e rimetterla sul fuoco con un filo d’olio e aggiungere di nuovo le cipolle.

Questa volta bisognerà aggiungere un mestolo d’acqua ed un pizzico di sale e poi portare a cottura a fuoco basso per circa 30 minuti. Quando le cipolle saranno morbide, frullarle e tenere da parte la crema.

Pelare i gamberi rossi, tagliare per il lungo la polpa e dopo aver messo un foglio di carta forno sopra e uno sotto di essa, batterla con un batticarne per ottenere un carpaccio. Saranno necessari 2 gamberi battuti per porzione di riso.

Su un fuoco di media intensità, porre un padellino con 20 grammi di burro e, quando quest’ultimo si sarà sciolto, aggiungere il riso e  tostare per un paio di minuti fino a quando non risulterà caldo. Aggiungere il brodo poco alla volta e fare cuocere a fuoco basso per altri 12 minuti. Trascorso questo tempo, versare la crema di cipolla bruciata e ultimare la cottura per circa 3-4 minuti. Togliere dal fuoco il riso, aggiustare di sale e aggiungere il rimanente burro, il Parmigiano Reggiano grattugiato e l’aceto.

Mescolare per bene fino a quando il risotto non risulterà cremoso, quindi servirlo immediatamente. Per l’impiattamento, nascondere il carpaccio in fondo al piatto, coprirlo con il risotto e infine spolverare con la paprika dolce. Buon appetito!

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TV

Detto Fatto : una nuova avventura

Ragazzi inizia una nuova grande avventura!

A partire da mercoledì 20 settembre entro nella squadra di Detto Fatto, il programma di Raidue dedicato alla cucina, al benessere e alla casa, come nuovo tutor. Un’esperienza davvero bellissima e voglio ringraziare la Rai e la splendida padrona di casa, Serena Rossi.

Nel mio debutto ho proposto una ricetta che amo definire “Mash Up”, perché unisce materie prime e tradizioni di diverse regioni in un’unica creazione. Un modo per riscoprire tutta la bellezza e la varietà gastronomica del nostro paese, dal nord al sud. E per partire le due regioni che in particolare hanno più segnato la mia vita: la Lombardia e la Sardegna!
In esclusiva per voi ecco la ricetta: Malloreddus con fave, luganega, zafferano e mostarda

INGREDIENTI (per 4 persone)
320 gr Malloreddus (gnocchetti sardi)
200 gr Fave congelate o fresche
400 gr Salsiccia luganega
50 gr Grrana Padano
30 gr finocchietto
60 ml Vino bianco
250 ml Panna
1 Bustina zafferano
1 Cipolla bianca
1 Cucchiaio di mostarda
q.b. Sale e pepe
q.b. Olio extravergine

Tagliare a cubetti la cipolla bianca, rosolarla in padella con un filo d’olio, nel frattempo tagliare la salsiccia a tocchetti.
Quindi rosolarla insieme alla cipolla, sfumare con il vino bianco, cuocere 7-8 minuti quindi bagnare con la panna e poi lo zafferano.

Nel frattempo mettere in cottura i malloreddus.

Sbollentare le fave in acqua bollente salata per 5 minuti, scolarle nel sugo di luganega. Salare e pepare.
Scolare i malloreddus e regolare di sale e pepe, mantecare con olio e grana padano.
Tagliare la mostarda a pezzetti o fettine sottili e comporre sul piatto di pasta.

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RonzAdvisor

Cascina Cuccagna: una piccola oasi nel cuore di Milano

La Cascina Cuccagna si trova nel pieno centro di Milano in in fondo a via Muratori, zona Porta Romana. Le sue origini risalgono al 1600, all’epoca situata in aperta campagna e ora circondata da palazzi e condomini. Oggi è tornata a vivere e ricreare quello che viene definito il «ponte tra cultura contadina e città».

Dopo aver sentito i racconti di molti amici, ho deciso di fare un salto nella mitica Cascina Cuccagna e provare le specialità preparate dalla trattoria al suo interno: “Un posto a Milano”. In realtà è molto più che una semplice trattoria. Le ricette sono pensate sulla base dei migliori prodotti stagionali del territorio, adatte a tutte le età e a tutte le tasche. Pane, pasta e dolci sono fatti in casa, verdura e frutta, farine e oli provengono da agricolture biologiche, molti senza glutine e tutti i prodotti sono rintracciabili Dal momento che sono andato con alcuni amici ho avuto la possibilità di assaggiare più specialità, dall’antipasto al dolce che nell’insieme mi hanno colpito in maniera positiva. Ma andiamo per ordine: Si inizia con un antipastino con speck Fotonico! Pane sublime fatto in casa, burro e peperoni bianchi. Avrei pasteggiato solo con quello. Sautè di cozze semplicissime, forse  un po’ troppo piccante, come ho fatto notare allo staff. Risposta? Mi hanno offerto 2 dolci!!! Gesto apprezzatissimo che eleva senza dubbio il livello del servizio! Per il primo ero alla ricerca di qualcosa di semplice ma goloso. Il cameriere mi ha consigliato questi spaghi con pomodorini, tonno e fiori di zucca, perfetti perché preparati con ingredienti di stagione! Piatto semplici e porzione abbondante.

Questa insalata di pollo e carote mi ha ricordato quella della mia nonna Maurilia, che spesso faceva questa insalata con gli avanzi del pollo arrosto del giorno prima! In un piatto così semplice la qualità delle materie prime diventa determinante. Non ha deluso le aspettative!

Un’ottima tartare di manzo Piemontese: porzione consistente, materia prima di qualità, l’avrei condita un po’ di più sopratutto con sale e pepe, ma devo dire promossa anche questa! Considerazioni finali: locale che non ha deluso le mie aspettative in fatto di cucina e di location. Meglio andarci quando non si ha fretta essendo molto battuto vista la particolarità e la bellezza rustic chich, Il servizio potrebbe essere più veloce, ma in situazione di rush hour, ci sta! Il prezzo è sicuramente abbordabile: in una ipotetica scala dall’1 a 5, dove il primo gradino è “molto economico”, direi che non va oltre il secondo! A presto Cascina Cuccagna, alla prossima esperienza di gusto! ?

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