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Evoluzione di Pesca Melba

Ricetta originale di Escoffier inventata in onore della cantante d’opera Australiana Nellie Melba,  gelato alla vaniglia con pesche, lamponi e mandorle

Ancora oggi la pesca Melba è tra le preparazioni che non mancano mai nei grandi alberghi e ristoranti, perché è un modo moderno di preparare un dessert, utilizzando le pesche cotte nello sciroppo ed accompagnandole con il gelato.

Ingredienti per 2 porzioni:

  • 2 pesche
  • 350 ml di acqua
  • 150 gr di zucchero semolato


Per lo sciroppo di lamponi:

  • 200 gr di lamponi
  • 75 gr di zucchero
  • 90 ml di acqua
  • 50 gr di mandole a lamelle
  • 200 ml di panna fresca
  • 20 gr zucchero a velo
  • 200gr gelato “Spagnola” o vaniglia

Procedimento:

Incidete le pesche sul fondo con un taglietto che segua la linea mediana, poi scottatele in abbondante acqua bollente per 1-2 minuti, dipende dalla dimensione e dal grado di maturazione. Sgocciolatele con la schiumarola e tuffatele subito in una bowl di acqua e ghiaccio: lo shock termico agevola il distacco della pelle. Rimuovete con delicatezza la pelle delle pesche (se avete difficoltà usate un pela patate), poi tagliatele a metà, seguendo la linea dell’incisione ed eliminate i noccioli.
Portate a bollore 350 gr di acqua con 150 gr di zucchero, immergetevi le pesche, quindi riaccendete il fuoco al minimo e cuocetele senza mai far riprendere il bollore per 4’. Lasciatele in infusione, fuori del fuoco, per altri 10-15’,  devono essere sode ma cotte.
Adesso preparare la salsa di lamponi, mettendoli in un tegame con l’acqua e lo zucchero. finché i lamponi non diventano molto teneri. A questo punto frullare il tutto e lasciar raffreddare.
Montate la panna fresca con un pò di zucchero al velo e mettete in sac a poche. Adesso che tutti gli elementi della pesca Melba sono pronti, non resta che assemblare il dessert.
Prendere 4 coppette, riempire il fondo con il gelato alla vaniglia, adagiare le pesche sul gelato e coprirle con la salsa ai lamponi. Aggiungere su ogni pesca Melba un ciuffo di panna montata e poi decorare con le mandorle a lamelle e qualche scaglia di cioccolato 

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Salmone con macadamia e broccolo Romanesco

🐟 A chi non piace il salmone alzi la mano!! 🖐
Io lo ADORO 👨🏻‍🍳mi piace crudo, scottato e cotto🍴
🥇Qui vi propongo una nuova versione … 🐟Salmone unilaterale con crema di macadamia e cavolo romanesco in cruditè! 🍽Un piatto bello gustoso e perfetto per l’estate 🏝

Ingredienti (4 pax):

  • 1 filetto di salmone da 600gr  (decongelato o abbattuto in freezer per almeno 36h)
  • 1 broccolo romanesco 
  • 100gr noci macadamia 
  • 200gr lische di pesce e ritagli salmone 
  • 1/2 cipolla
  • 1/2 carota 
  • Q.b. erbe aromatiche varie 
  • 100ml di panna 
  • 20ml aceto di riso 
  • 15ml umebochi 
  • Q.b. olio evo
  • q.b. sale in fiocchi

Procedimento:

Preparare un fumetto di pesce con i ritagli di pesce e verdure tostandole. Portare a bollore e sobbollire dolcemente per circa 30 minuti. Passarlo al colino, quindi farlo ribollire e ridurre della metà. Aggiungere quindi la panna e le noci macadamia (tenetene 12 per la presentazione finale), frullare e far ridurre della densità voluta. Avremo quindi ottenuto una crema densa.

Tagliare i broccoli romaneschi a fette sottili e condire con aceto di riso e umebochi, quindi olio e tenere da parte.

Tagliare a cubi il salmone quindi rosolarlo in padella antiaderente, solo da una parte e salarlo. (Ci vorranno circa 4 minuti per dei cubi di 3x3cm)
Comporre il piatto. Con la salsa, il broccolo romanesco e la noce macadamia.

NOTE:
Umebochi (acidulato di prugne) 

L’umeboshi è un popolare condimento della cucina giapponese a base di prugne (ume) salate. Vengono utilizzate, abitualmente, le prugne giapponesi ovvero i frutti dell’albero Prunus mume arrivate a maturità. Il colore naturale è un bruno aranciato, dato dal contenuto in β-carotene; tuttavia, spesso, si preferisce colorare l’umeboshi per fargli assumere un più piacevole colore rosso. La colorazione viene effettuata mediante le foglie di shiso, una pianta aromatica, molto ricche in antociani. L’umeboshi ha un gusto accentuato acido e salato dato principalmente dalla macerazione delle prugne nel sale.
Lo potete trovare nei negozi etnici o nei negozi biologici.

Il salmone essendo consumato metà cotto e metà crudo deve assolutamente essere decongelato o se acquistato fresco , abbattuto in freezer per almeno 36h e quindi scongelato, questo per prevenire lo sviluppo di anisakis.

Shelflife/ vita del prodotto : 1 giorni in frigorifero 

umebochi
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Cheesecake “mai vista” in kataifi

Esistono mille tipi di cheesecake, ma io ho voluto reinterpretarla con la pasta kataifi… Il risultato? Una bomba!!

Ingredienti:
1/2 pacco pasta kataifi (200gr) ❊
80 gr  cucchiai burro 
250 gr formaggio spalmabile 
2 cucchiai miele 
q.b. zesta lime e succo
50 ml acqua fredda 
2 fogli colla di pesce (6gr gelatina in fogli)
q.b. ciliegie sciroppate 
q.b. zucchero e cannella 

Procedimento:

Vi propongo la versione in monoporzione come vedete nella foto, ma nessuno vi vieta di fare una teglia intera. 

Ungere degli stampini da muffin o da crostata 
Tagliare delle fettucce di kataifi e spennellarle di burro, quindi avvolgerle a nido e metterle nello stampino, spolverizzarle con un pizzico di zucchero e cannella .

Cuocere i nidi in forno a 180˚C per 8-10 minuti, finché risultano colorati.
In una piccola bowl ammollare la colla di pesce con acqua fredda.
Nel frattempo sbattere in una bowl il formaggio fresco con miele, succo di lime e buccia dello stesso.  Quando la colla di pesce sará idratata, scolare l’acqua e scaldare in microonde per 4/6 secondi finché risulterá sciolta. 

Aggiungere quindi gradualmente al composto di formaggio. Mettere in sac a poche.  Riempire i cestini di kataifi (raffreddati!) con la crema e riporre in frigorifero per circa 1h.

Prima del servizio, concludere con le ciliegie sciroppate o altra frutta a piacere , va bene anche una confettura di frutti di bosco !

*Pasta Kataifi o Kadaifi : è una preparazione a base di farina di grano tenero ed acqua, ingrediente tipico della cucina greca e medio orientale.

Si tratta di pasta fillo tagliata in fili sottilissimi che rende i piatti croccanti e gustosi. È alla base di molte ricette dolci mediorientali e greche.

Oggi questa pasta è utilizzata nelle nostre cucine per conferire croccantezza e gusto ai nostri piatti oltre che per preparazioni d’effetto. Si trova in commercio già tagliuzzata a striscioline molto sottili nei negozi etnici o nel reparto dei surgelati, in scatola o in sacchetti. Si può anche comprare in fogli di grandi dimensioni, in genere usati per la preparazione degli involtini primavera.

Nelle zone in cui la pasta confezionata non è disponibile si può comprare un rotolo di pasta fillo e regolare il taglio a striscioline una volta scongelata. Quando scongelata non ricongelatela e quando la lavorate , tenetela coperta con un foglio umido perché rischia di asciugarsi in breve tempo e quindi di spezzarsi.

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Sfere di gambero, broccolo e paprika

Una divertente e geniale illusione dove sfruttiamo il collagene di molluschi o crostacei per ottenere degli gnocchi senza farina, che ricordano la “ Prawns, fish balls soup” orientale. Questa ricetta nasce con la polpa delle capesante, l’ho resa però più economica con l’utilizzo dei gamberi argentina, facilmente reperibili ed abbordabili.
Che aspettate volate in pescheria, ci vogliono pochi minuti!

Ingredienti:

16 gamberi argentina 
1 broccolo verde 
2 albumi 
80/100 gr pecorino Sardo
olio evo q.b. 
sale q.b.
paprika dolce q.b.
erbe aromatiche q.b.
1/2 bicchiere vino bianco 
1/2 peperone rosso

Procedimento:

Tagliare il peperone rosso a pezzetti di circa 2 cm, stendere su carta forno e disidratare in forno a 90 gradi per circa 3 ore, finché il peperone sarà concentrato e croccante.

Pulire i broccoli, quindi sbollentarli in acqua bollente salata per qualche minuto, (tenere delle cimette per decorazione) da caldi frullarli con l’aiuto di un cucchiaio di olio evo, tenere da parte, setacciare qualora ci siano grumi.

Frullare i gamberi spellati e puliti dalle interiora, (solo la polpa) in un frullatore con un pizzico di sale, pepe, il pecorino grattugiato e l’albume (aggiungerne prima metá dose e verificare la consistenza, l’impasto dovrà essere sodo e dovrà concederci di ottenere delle sfere. Farlo riposare 1 ora in frigorifero quindi  formare degli gnocchi tondi aiutandosi con le mani umide o uno spallinatore da gelato . 

Cuocere gli gnocchi  in acqua bollente con vino bianco e sale, i vorranno circa 5 minuti.
Comporre il piatto con crema verde, gli gnocchi, spolverata di paprika e il peperone disidratato e delle erbe aromatiche a piacere.

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